Aesthetic contemplation
- Silvia Galasso
- 1 dic 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 1 dic 2020
I have always felt emotion and attraction for beauty in its many forms. A feeling that opens my heart to amazement, wonder, brightness, imagination, satisfaction.
What arouse aesthetic satisfaction in me, dissipates my sadness and accelerates the desire to succeed in the realization of a representation or creation that has taken shape in my mind: the product of my own aesthetic feelings, perceptions and concept.
However, I became aware of my predisposition to the search for beauty, while studying Japanese culture I knew the intensity of the aesthetic values professed in Japan since ancient times.
In particular, I am referring to the process of sublimation of emotions in association with aesthetic contemplation when beauty and sentiment melt in sensory perception.
I give an example.
The beauty of the cherry blossoms torn by the wind, in their transience, arouse a feeling of aesthetic admiration that surpasses the visual beauty of trees simply in full bloom.
Therefore suffering for a beauty that is being consumed is an aesthetic contemplation superior to the visual satisfaction of a full beauty.
Details and change make beauty vital and in motion.
I like the idea of merging the concept of static beauty, organized by rules (Western classic ideal), with the upheaval of change and the sentiment associated with it. This creates an aesthetic scene that represents the idealization of both the imperfect and the perfect at the same time. At sight this mix can dazzle, pity, frighten, fascinate, upset, ... a set of conflicting feelings that, depending on the context, both the heart and the brain recognize as beauty.
Concepts difficult to translate into words, but more easily understanding in the active experience of aesthetic contemplation and in the creative process that I aspire to be able to.
So this is my aspiration: to make the images of my mind take shape, in realizations of refined and full of grace emotions of beauty.
Something fascinating, deep and high-minded.
Versione in lingua italiana.
Ho sempre provato emozione e attrazione per la bellezza nelle sue molteplici forme. Un sentimento che apre il mio cuore allo stupore, alla meraviglia, alla luminosità, alla fantasia, alla soddisfazione.
Ciò che suscita in me soddisfazione estetica, dissipa la mia tristezza e accelera il desiderio di riuscire nella realizzazione di una rappresentazione/creazione che ha preso forma nella mia mente: il prodotto della mia stessa sensibilità estetica, delle percezioni e di concetti.
Tuttavia, ho preso coscienza della mia predisposizione alla ricerca della bellezza mentre, studiando la cultura giapponese, ho conosciuto l'intensità dei valori estetici professati in Giappone fin dall'antichità.
In particolare, mi riferisco al processo di sublimazione delle emozioni in associazione con la contemplazione estetica, quando la bellezza e il sentimento si fondono nella percezione sensoriale.
Faccio un esempio.
La bellezza dei fiori di ciliegio strappati dal vento, nella loro caducità, suscita una sensazione di ammirazione estetica che supera la bellezza visiva degli alberi in "semplice" piena fioritura.
Quindi la sofferenza per una bellezza che si consuma è una contemplazione estetica superiore alla soddisfazione visiva di una bellezza piena.
I dettagli e il cambiamento rendono la bellezza vitale e in movimento.
Mi piace l'idea di fondere il concetto di bellezza statica, organizzata in regole (ideale classico occidentale), con lo sconvolgimento del cambiamento e del sentimento ad esso associato. Questo crea una scena estetica che rappresenta l'idealizzazione sia dell'imperfetto che del perfetto allo stesso tempo. Alla vista questo mix può abbagliare, compatire, spaventare, affascinare o turbare, ... un insieme di sentimenti contrastanti che, a seconda del contesto, sia il cuore sia il cervello riconoscono come bello.
Concetti difficili da tradurre in parole, ma più facilmente comprensibili nell'esperienza attiva della contemplazione estetica e nel processo creativo di cui voglio essere abile.
Quindi questa è la mia aspirazione: far prendere forma alle immagini della mia mente, in realizzazioni di raffinate e piene di grazia emozioni di bellezza.
Qualcosa di affascinante, profondo e di nobili pensieri.

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